
BERLINO, (13 maggio) - 1524 km da Roma, ad ogni costo... per Vasco. Questo, uno degli striscioni mostrati ieri al Tempodrom di Berlino da uno dei quattromila fan che hanno acclamato il cantante italiano Vasco Rossi. Il rocker, in concerto per la prima volta nella città tedesca si è esibito nell'ultima tappa estera dell'Europe Indoor Tour.
Il rocker non si è risparmiato, e i suoi fan accorsi numerosi anche dall'Italia hanno partecipato a gran voce al programma aperto da Un gran bel film e chiuso da Vita spericolata e Albachiara. Inoltre i successi di sempre Ieri ho sgozzato mio figlio, Cosa vuoi da me, Delusa, Deviazioni, Sally, Tango della gelosia o canzoni più recenti come Sto pensando a te o Ad ogni costo.
Cori da stadio anche nelle pause, con «Vasco, Vasco» urlato a perdifiato dagli spettatori arrivati in massa dall'Italia, come raccontavano i numerosi striscioni appesi alle balconate del Tempodrom esaurito da mesi. “1524 km da Roma, ad ogni costo...per Vasco” c'era scritto su un cartello, steso vicino a un “Modena c'è” e un altro di fan torinesi che indicava le date dell'ultimo ventennio ritenute più importante per la città tedesca “1989 caduta del muro, 2006 vittoria mondiali, 2010 Vasco Rossi a Berlino”.
Dopo Londra, Bruxelles e Zurigo, Vasco a Berlino si è presentato in gran forma. Alla fine del concerto, con grande gioia dei suoi fans, si è liberato del cappellino e della maglietta, gettandoli in pasto al pubblico e rimanendo a torso nudo. Senza mai perdere la sua aria gaudente, trasgressiva e ironica il rocker ha inframezzato monologhi alla performance musicale. Ha confessato di chiamarsi così per via di un compagno di prigionia del padre nella guerra in Germania, ha preso le difese dei peccatori con citazioni bibliche «Vecchio e Nuovo Testamento condannano il vizio, non il peccatore» e con un riferimento ai governanti ha ricordato che nei dieci Comandamenti c'è scritto «non rubare» e non «vietato fumare».
Un divieto peraltro molto poco rispettato ieri sera al Tempodrom dai fan del cantante. Con lui sul palco sono saliti Claudio Golinelli al basso, Maurizio Solieri (chitarra), Stef Burns (chitarra), Matt Laug (batteria), Alberto Rocchetti (piano e tastiere) Andrea Innesto (sax e coro), Frank Nemola (tromba) e Clara Moroni (coro). Dopo avere saltato per due ore sul palco, Vasco Rossi è tornato a salutare il suo pubblico con una chitarra acustica, mentre sui due grandi schermi ai lati del palco le immagini del cantante e degli spettatori in sala scorrevano in bianco e nero.
Il rocker non si è risparmiato, e i suoi fan accorsi numerosi anche dall'Italia hanno partecipato a gran voce al programma aperto da Un gran bel film e chiuso da Vita spericolata e Albachiara. Inoltre i successi di sempre Ieri ho sgozzato mio figlio, Cosa vuoi da me, Delusa, Deviazioni, Sally, Tango della gelosia o canzoni più recenti come Sto pensando a te o Ad ogni costo.
Cori da stadio anche nelle pause, con «Vasco, Vasco» urlato a perdifiato dagli spettatori arrivati in massa dall'Italia, come raccontavano i numerosi striscioni appesi alle balconate del Tempodrom esaurito da mesi. “1524 km da Roma, ad ogni costo...per Vasco” c'era scritto su un cartello, steso vicino a un “Modena c'è” e un altro di fan torinesi che indicava le date dell'ultimo ventennio ritenute più importante per la città tedesca “1989 caduta del muro, 2006 vittoria mondiali, 2010 Vasco Rossi a Berlino”.
Dopo Londra, Bruxelles e Zurigo, Vasco a Berlino si è presentato in gran forma. Alla fine del concerto, con grande gioia dei suoi fans, si è liberato del cappellino e della maglietta, gettandoli in pasto al pubblico e rimanendo a torso nudo. Senza mai perdere la sua aria gaudente, trasgressiva e ironica il rocker ha inframezzato monologhi alla performance musicale. Ha confessato di chiamarsi così per via di un compagno di prigionia del padre nella guerra in Germania, ha preso le difese dei peccatori con citazioni bibliche «Vecchio e Nuovo Testamento condannano il vizio, non il peccatore» e con un riferimento ai governanti ha ricordato che nei dieci Comandamenti c'è scritto «non rubare» e non «vietato fumare».
Un divieto peraltro molto poco rispettato ieri sera al Tempodrom dai fan del cantante. Con lui sul palco sono saliti Claudio Golinelli al basso, Maurizio Solieri (chitarra), Stef Burns (chitarra), Matt Laug (batteria), Alberto Rocchetti (piano e tastiere) Andrea Innesto (sax e coro), Frank Nemola (tromba) e Clara Moroni (coro). Dopo avere saltato per due ore sul palco, Vasco Rossi è tornato a salutare il suo pubblico con una chitarra acustica, mentre sui due grandi schermi ai lati del palco le immagini del cantante e degli spettatori in sala scorrevano in bianco e nero.
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