martedì 4 maggio 2010

Milan, ora è toto allenatore


Piace Van Basten, ma c'è anche Allegri


Se bastassero carisma e appeal la partita potrebbe già chiudersi qui: fuori Leonardo dentro Van Basten, il Milan sempre e comunque ai milanisti e per di più perfetta continuità di immagine, charme e pensiero. Per ora però solo suggestioni, non molto di più: c'è l'idea, c'è la tentazione, c'è in fondo anche la voglia di rischiare - perché in fondo di rischio in un certo senso si tratterebbe visto che la carriera di Van Basten in panchina si riassume in 4 anni da ct dell'Olanda e una stagione all'Ajax chiusa con le dimissioni dopo aver fallito la qualificazione in Champions.

Ci sta riflettendo il presidente Berlusconi e ci sta ragionando sopra lo stesso Van Basten, fermo dalmaggio 2009, il problema sta semmai nell'ingaggio dell'olandese, alto, più alto dei parametri stabiliti, e in una linea programmatica su cui non ci sarebbe completa sintonia.
Motivi che fanno della soluzione interna, quella con Filippo Galli, la più valida e la più attuale: nessun problema sull'ingaggio e progetto ampiamente condiviso, specie per quanto riguarda la valorizzazione e la promozione di alcuni giovani della Primavera molto interessanti.

Ragionamenti buoni soprattutto in tempi d'austerità, tempi in cui il contenimento dei costi porta con sé anche il nome di chi milanista non è ma piace da sempre, il nome cioè di Massimiliano Allegri, e frena invece quello di Spalletti che dallo Zenit San Pietroburgo potrebbe liberarsi solo a caro prezzo.
In ogni caso, ciò che è certo è che il dopo Leo è già iniziato.

Notizia mediaset sport

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